Traduzione automatica: come usarla nelle vostre traduzioni accademiche
Nel 2023 ormai la Traduzione automatica è una realtà.
La comunicazione al giorno d’oggi deve essere chiara, ma anche tempo e costi sono fattori determinanti.
L’utilizzo della traduzione automatica per testi accademici può essere vantaggioso, ma l’utente deve essere consapevole dei limiti di questa tecnologia, evitando di affidarsi ad essa in maniera acritica.
Vantaggi della traduzione automatica:
Velocità ed efficienza: La traduzione automatica può essere molto rapida ed economica rispetto alla traduzione manuale, specialmente per grandi quantità di testo.
Disponibilità immediata: È possibile ottenere traduzioni istantanee per accedere a informazioni in altre lingue senza dover attendere la traduzione umana.
Limiti della traduzione automatica:
Qualità: Una traduzione automatica non può ambire a raggiungere la stessa qualità di una traduzione umana, specialmente quando si lavora su testi complessi come quelli accademici. La traduzione automatica può infatti produrre errori grammaticali, semantici e di stile. Potremmo chiarire il concetto con un semplice esempio avvenuto in occasione di un recente lavoro di revisione. Il traduttore automatico, in quel caso, aveva tradotto un nome proprio di città, Cento, proponendo come soluzione “One Hundred”, in inglese. Si tratta in questo caso di un errore dovuto alla mancanza, da parte della macchina, di comprensione del contesto di appartenenza del testo e di “conoscenza del mondo”.
Terminologia specifica: I testi accademici spesso contengono terminologia specialistica che può essere tradotta in modo inesatto o mancante durante il processo di traduzione automatica.
Sintassi: nella quasi totalità dei casi, la traduzione automatica mantiene sempre le strutture sintattiche del testo di partenza. Questo, soprattutto nelle traduzioni che hanno l’italiano come lingua source, si riflette in una sintassi molto appesantita nella lingua target.
Per questo Traduco ha pensato di proporvi qualche consiglio per sfruttare al meglio questa nuova tecnologia per tradurre i vostri articoli.
I nostri consigli sull’utilizzo della Machine Translation
Struttura sintattica del testo italiano: l’italiano è per sua natura una lingua farraginosa che non aiuta la MT nella resa. Vi consigliamo pertanto l’utilizzo di frasi brevi, concise e con pochi incisi e poche frasi subordinate per ottenere un risultato migliore nell’output in lingua straniera.
Terminologia: utilizzate parole chiare che non rischino di dare luogo ad ambiguità. Ricordatevi che la MT non sempre capisce il contesto!
Una prima revisione da parte dell’autore: la traduzione automatica può essere utile per ottenere una prima bozza di un testo accademico in una lingua straniera. Vi ricordiamo che la Revisione accademica si occupa esclusivamente di correggere la struttura sintattica e le forme dell’inglese per ottenere un testo formalmente corretto. Prima di inviare il testo al revisore, è necessario che l’autore rilegga il testo per intero e verifichi la terminologia e gli errori più grossolani dati dai limiti della macchina.
Revisione accademica: È fortemente raccomandato, in ambito accademico, sottoporre il testo a una revisione umana svolta da un linguista professionista e madrelingua nella lingua di arrivo, da affiancare alla prima revisione svolta dall’autore, il quale interviene sulle criticità tecniche e terminologiche.
Inoltre, è importante rispettare le politiche e le linee guida dell’istituzione accademica o della rivista in cui si intende utilizzare la traduzione automatica. Alcuni istituti accademici possono vietarne l’uso in determinate circostanze, mentre altri possono consentirlo con restrizioni specifiche.
In generale, per le pubblicazioni è sempre consigliato affidare la traduzione a un linguista madrelingua competente nella materia, ma qualora voleste utilizzare la traduzione automatica per motivi di budget o di tempo vi ricordiamo che può essere uno strumento utile, ma va utilizzata con cautela e in modo complementare alla traduzione umana per garantire l’accuratezza e la qualità dei vostri testi accademici.